Da Milano, uscite dall’autostrada a Galliate e prendete la direzione Pernate-Novara. Da Novara invece imboccate il cavalcavia di Sant’Agabio, poi corso Trieste e in cinque minuti arriverete a Pernate.
Il Santuario, dedicato a Sant’Andrea, con l’aggiunta successiva della dedicazione a Madonna del Bosco si trova in centro, in via San Michele dove fa da sfondo ad un’ampia piazza.
La storia di questo Santuario,sulla via per Milano, inizia, come la maggior parte dei Santuari che abbiamo incontrato, circa a metà del 1500.
Si trattava allora di una piccola cappella posta sulla riva del torrente Terdoppio, là dove esso separa i due sobborghi di Sant’Agabio e Pernate che faceva parte di un cascinale detto “Malpignano” – che divenne negli anni seguenti “il Casone”.
Qui si trovava un’effigie della Madonna affrescata su un muro, un affresco ben fatto, attribuito al noto pittore novarese Tommaso Cagnola. Il cascinale venne toccato dalla “battaglia dell’A-riotta” – in cui gli svizzeri al comando di Massimiliano Sforza prevalsero sui francesi – del 1513, dopo la quale fu abbandonato. La chiesetta andò lentamente in rovina ed attorno crebbe il bosco. Nel 1537 un pastorello muto – questa volta un ragazzo, situazione più rara, ma come le ragazze legate ad altre storie di santuari anch’esso muto e con tendenza a perdere il gregge – perse appunto il suo gregge. Disperato e inutilmente vagante, si trovò improvvisamente davanti all’immagine sacra che iniziò a pregare. La Madonna comparve allora davanti a lui e lo interrogò sui motivi della sua disperazione. E, per la prima volta in vita sua, il pastorello riuscì a rispondere. La Madonna lo invitò allora a tornare a casa, a Pernate, dove il suo gregge aveva ormai trovato rifugio nella stalla. Quando il fanciullo raccontò la sua avventura e la sua guarigione la gente corse all’immagine e decise di salvarla dal degrado portandola in chiesa. Ma quale chiesa? La cappella si trovava esattamente sul confine fra Sant’Agabio e Pernate ed entrambi i paesi la rivendicarono. Per risolvere il dilemma la si pose su un carro al quale vennero aggiogati un bue di Pernate ed uno di Sant’Agabio. Gli animali, in perfetto accordo, corsero verso Pernate e lì, da allora, nella chiesa di Sant’Andrea, risiede la “Madonna del Bosco”, grazie alla quale Pernate godette di molti favori. Pochi anni dopo, infatti, non conobbe i danni e le paure causati altrove dai predoni spagnoli che infestavano la città di Novara e ne depredavano le campagne, e le vennero risparmiati sia la peste che il colera. Parecchi ex voto, conservati in Parrocchia, testimoniano miracoli accaduti anche a singoli cittadini. Ancor oggi la “Madonna del Bosco” di Pernate è oggetto di grande devozione. La festa si celebra l’ultima domenica di agosto.