Lo troviamo all’uscita del paese di Disentis, lungo la strada cantonale che porta a Coira, nella frazione di Songet, ad un centinaio di metri di distanza dall’Abbazia, di fronte all’Hotel Disentiserhof. Sorta su un luogo sacro, quello del martirio di San Placido – Sogn Placi nella dizione locale – la chiesa originale mostrava, sulla destra del portale principale, una nicchia nella quale i fedeli appoggiavano la testa. Si crede infatti che questo luogo, in cui San Placido venne decapitato, sia in grado di guarire dall’emicrania. Una cappella in onore di San Placido esisteva qui fin dal IX secolo. Le cappelle, spesso distrutte da valanghe, si sono poi susseguite sino al XV secolo quando venne costruita la chiesa. Altre valanghe colpirono il santuario anche ai nostri giorni, l’ultima negli anni Novanta causò grandi danni e privò la chiesa della sacrestia. La chiesetta venne quindi nuovamente restaurata nella forma attuale, il cui orientamento è mutato rispetto all’originale. All’interno, ai due lati dell’entrata si conservano due affreschi antichi. L’uno, a sinistra, narra la fine del crudele vescovo di Coira, Victor, precipitato nel Reno con il suo cavallo poco dopo aver fatto assassinare San Placidus la cui decapitazione è rappresentata nell’affresco sulla destra. Il dettaglio sopra citato, relativo alla “cura del mal di testa” potrebbe di primo acchito venir catalogato come superstizione popolare legata alla decapitazione di San Placidus. Ma non è così. Ci troviamo qui in un luogo particolare, che non a caso si è voluto identificare come il luogo del martirio del santo. Qui, da sempre, sgorgava la fonte radioattiva che trascinava con sé gas Radon da sottoterra. Il Radon possiede proprietà antidolorifiche tanto che ancor oggi acque termali che lo contengono vengono utilizzate come antireumatiche in alcune terme europee, un utilizzo iniziato quando si ignorava ancora che il Radon, inalato o ingerito, ha effetti cancerogeni. Si potrebbe ironizzare “il dolore è passato ma il paziente è morto”.
La fonte termale risanante era in ogni caso ben nota ai monaci, che già nel XVI secolo avevano realizzato una condotta per portare le acque calde in abbazia, costruendo una sorta di SPA ante litteram.Negli scorsi anni l’acqua venne poi utilizzata nella SPA dell’Hotel Disentiserhof, di fronte alla chiesa. Libera al pubblico restava solo una fontana di acque fresche. La SPA è ora chiusa.
Parliamo comunque di un luogo che per le sue caratteristiche era certamente ritenuto sacro anche nell’antichità, per cui il posizionamento del Santuario non è stato casuale, sia che la leggenda della decapitazione sia vera, sia che non lo sia. Il fatto che possano avvenirvi eventi miracolosi, in particolare guarigioni da mal di testa o dai reumatismi è infatti reale, seppur ad effetto limitato nel tempo e con qualche riserva.